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La manifestation du partie communiste de Karl Marx et Engel (docuement en Italien).

Commentaire de texte : La manifestation du partie communiste de Karl Marx et Engel (docuement en Italien).. Recherche parmi 300 000+ dissertations

Par   •  3 Janvier 2015  •  Commentaire de texte  •  874 Mots (4 Pages)  •  914 Vues

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manifesti delle diverse avanguardie artistico-letterarie hanno un precedente nel manifesto del partito comunista (1848) di karl marx e engels. Documentati su tale scritto, sintetizzane i principi e descrivi gli effetti da esso esercitati sull scena politica mondiale. Scrivi poi un breve testo sui rapporti che si posono stabilie tra il manifesto di marx e engels e i manifesti delle avanguardie europee.

La seguente opera fu preparata da Karl Marx e Friedrich Engels fra il 1847 e il 1848 e pubblicata a Londra alla fine di febbraio del 1848. L’indomabile sfida del nascente proletariato contro la trionfante borghesia

Il “Manifesto del partito comunista” è una dichiarazione dei principi sui quali si fonda il comunismo e degli obiettivi propri del partito comunista: è ora che i comunisti espongano apertamente a tutto il mondo il loro modo di vedere, i loro scopi, le loro tendenze. Marx inizia sostenendo una concezione che vede la storia come un'incessante lotta tra classi; l'era del capitalismo, si restringe ad uno scontro tra la borghesia, classe ricca e dominante, e il proletariato, la classe operaia. L'epoca della borghesia si distingue dalle altre per aver semplificato i conflitti di classe. L'intera società si va sempre più divisa in due grandi campi nemici, in due grandi classi direttamente contrapposte l'una all'altra: borghesia e proletariato . Mentre i proletari diventano sempre più poveri ed oppressi, i borghesi cercano nuovi modi per aumentare i loro profitti, per esempio innovando i mezzi di produzione industriali, ma in questo modo non fanno altro che avvicinarsi al momento della loro caduta. Marx sostiene infatti che il proletariato sia destinato a generare una rivoluzione sociale con la quale finirà ogni forma esistente di sfruttamento delle persone e del loro operato. La borghesia produce anzitutto i propri becchini. Il suo tramonto e la vittoria del proletariato sono egualmente inevitabili. Il partito comunista si propone come portavoce di questa rivoluzione, alleato e guida del popolo oppresso dai capitalisti. A questo punto Marx delinea le misure necessarie a raggiungere l'emancipazione degli operai, proponendo come carattere principale della sua strategia politica l'abolizione della proprietà privata, che lui ritiene essere la causa primaria delle differenze tra classi e, di conseguenza, delle lotte che ne derivano. Ciò che contraddistingue il comunismo non è l'abolizione della proprietà in generale, bensì l'abolizione della proprietà borghese. In questo senso i comunisti possono riassumere la loro teoria in un'unica espressione: abolizione della proprietà privata. La meta politica finale dei comunisti non si limita soltanto alla liberazione della classe operaia dallo sfruttamento capitalista, ma intende anche evitare che le condizioni per tale sfruttamento si possano ripresentare. Marx sottolinea quindi l'esigenza di porre i mezzi produttivi ed economici nelle mani di uno stato nuovo, controllato e gestito dal proletariato. Solo in questo tipo di regime, dove non esiste la proprietà privata ma solo quella comune, sarà possibile eliminare definitivamente le differenze di classe e le classi stesse. Al posto della vecchia società borghese si sostituisce un'associazione in cui il libero sviluppo di ciascuno è la condizione per il libero sviluppo di tutti.

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