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Devoir d'italien.

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Par   •  28 Décembre 2016  •  TD  •  765 Mots (4 Pages)  •  693 Vues

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Mori, 23 febbraio 2012                                                                   Rihab Kouraichi 3°A

TEMA ITALIANO

2° QUADRIMESTRE

CLASSE 3°A

A.S. 2011-2012

TRACCIA 2

CONSEGNA: un sottosegretario del governo ha di recente affermato che chi si laurea a 28 anni è uno sfigato, intendendo con questo colpire chi impiega più del previsto per terminare il percorso di studi prescelto. Molti sono stati i sostenitori di questa posizione, i quali hanno ribadito che, nella società odierna, finire tardi gli studi equivale ad essere tagliati fuori dal mondo del lavoro e della competitività. Tanti altri, però,  non hanno condiviso la stessa opinione ed hanno sostenuto che spesso i giovani non sono messi nelle condizioni di poter portare a termine gli studi indipendentemente dalla loro volontà. Cosa ne pensi? Argomenta le tue posizioni.

2° STESURA

Un sottosegretario del governo ha di recente affermato che chi si laurea a 28 anni è uno sfigato, intendendo con questo colpire chi impiega più del previsto per terminare il percorso di studi prescelto.

Secondo Almalaurea, un consorzio interuniversitario pubblico, i laureati del 2004 conseguivano il titolo a 27/28 anni contro i 26/29 anni relativi al complesso dei laureati del 2010. Quindi, per il complesso dei laureati l’età alla laurea passa da 26/29 a 24/29 anni.

I più giovani a concludere gli studi risultano i laureati dei percorsi linguistico , geo-biologico ed ingegneristico, mentre l’età più elevata si riscontra fra i laureati dei gruppi insegnamento e giuridico .

L’età elevata alla laurea in questi due percorsi è però riconducibile alla presenza di laureati che si sono immatricolati con un ritardo superiore ai 10 anni. Così concludono gli studi a meno di 23 anni, 35-37 laureati su 100 dei gruppi ingegneria, psicologico, chimico-farmaceutico, linguistico, scientifico, economico-statistico, mentre allo stesso traguardo non arrivano che 18 laureati su 100 del gruppo insegnamento e solo 6 laureati su 100 del gruppo giuridico. Concludono nei tre anni previsti 67 laureati delle professioni sanitarie su cento.

Si può dire, quindi, che le nuove offerte formative hanno avvicinato agli studi una popolazione di età adulti.  

Molti sono stati i sostenitori di questa posizione, i quali hanno ribadito che, nella società odierna, finire tardi gli studi equivale ad essere tagliati fuori dal mondo del lavoro e della competitività.

Tanti altri, però,  non hanno condiviso la stessa opinione ed hanno sostenuto che spesso i giovani non sono messi nelle condizioni di poter portare a termine gli studi indipendentemente dalla loro volontà.

Infatti,  molti studenti lavorano per mantenersi e pagare tutte le spese universitarie ed economiche  per non pesare troppo ai propri genitori e per  poter vivere in un luogo dove si può tranquillamente studiare.

Penso che forse il caro viceministro non sa che non tutti hanno la sua fortuna di avere mammina e papino che ti pagano gli studi nelle migliori università e relative costose esperienze all’estero. Un master “serio” nelle migliori università costa anche 15.000€ una cosa di sicuro non alla portata di tutti.  Migliori università significa avere i migliori professori che ti insegnano molto di più e ovviamente si ottengono risultati decisamente migliori. E’ facile criticare quando si ha avuto tutta la strada in discesa.

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