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Mallarmé cas

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Par   •  8 Février 2016  •  Dissertation  •  416 Mots (2 Pages)  •  648 Vues

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MALLARME’

  • La sua critica letteraria era sempre positiva (al contrario di Flaubert)

VISIONE METAFISICA

Mallarmè dedica tutta la vita alla ricerca dell’analogia universale, ma la sua aspirazione verso l’ARTE riparatrice è spesso frustrata dalla noia che provoca sterilità della creazione poetica. Egli si definisce infatti “vittima eterna dello scoraggiamento”. La poesia non definisce o spiega il MISTERO, ma lo evoca captando i rapporti analogici tra le cose applicando un DéCHIFFREMENT.

Mallarmé sviluppa il suo pensiero partendo dalla teoria dell’ANALOGIA UNIVERSALE (rapporti a livello macrocosmico e microcosmico) di Baudelaire e definisce meglio il concetto di SIMBOLO.

Ogni parte dell’universo è in rapporto mistico con le altre, allora ogni oggetto è collegato agli altri ed è in rapporto con il mistero perciò ogni elemento è finestra sul MISTERO.

Per fare ciò, egli prende un oggetto e lo scompone, fino a smaterializzarlo completamente, perché rimanga soltanto il contatto col mistero.

La creazione poetica è quindi atto intellettuale e strumento di CONOSCENZA DEL TRASCENDENTE.

Il NULLA è un concetto ontologico, una dimensione trascendente, ma indefinibile, essenza pura e pura indeterminazione. A questo punto egli constata l’illusorietà della religione, invenzione sublime dell’uomo che sarà oggetto della creazione poetica (“siamo la vana forma della materia ma abbiamo inventato Dio e la nostra anima”).

ESTETICA

Binomio del suo pensiero e nucleo generatore del suo progetto estetico:

  • NULLA (NéANT)
  • BELLEZZA

Egli medita su ciò tramite la PAROLA, sperimentandone tutte le potenzialità analogiche. La parola poetica però non deve comunicare sentimenti noti, bensì trasmettere i legami misteriosi dell’universo e dire l’ignoto, il nuovo, l’inaudito.

L’ERMETISMO esprimerà, grazie ad accostamenti inediti, nozioni pure, non referenziali, al di là dell’umana esperienza, in una possibilità infinita di evocazioni. Perciò richiede un cambiamento nel modo di lettura da parte dei fruitori e una nuova tipografia del testo. Non viene più presentato l’oggetto in sé, ma nella sua relazione misteriosa con gli altri oggetti dell’universo, diventa SIMBOLO (non legato alla sfera materiale dell’immanente), quindi finestra sul MISTERO. “Scavando il verso, ho incontrato il NULLA - > è una dimensione non riconosciuta come tale, liberata da tutti i contenuti, anche dal TEMPO. Ci si libera di tutte le sovrastrutture - > CADUTA VITTORIOSA (OSSIMORO) prende atto delle dimensioni illusorie che impediscono il contatto con il mistero.

LA POESIA - > è arte, non al servizio di un fine.

CARATTERISTICHE :

  • GNOSEOLOGICA (atto supremo di conoscenza, capacità di rivelare l’Assoluto)
  • ORFICA (rivelazione di una conoscenza trascendente)
  • ERMETICA (non è comunicativa)

TEMA DEL FANé → momento in cui la materia si disfa per accedere ad altro. Il testo poetico mette in atto il mistero.                                                                                                                                                              

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