Essai Bref ESABAC - La giovinezza
Commentaire de texte : Essai Bref ESABAC - La giovinezza. Recherche parmi 300 000+ dissertationsPar dfghjkiuytrdfgh • 30 Décembre 2022 • Commentaire de texte • 796 Mots (4 Pages) • 394 Vues
Per l'uomo, esistere significa essere inscritto nel tempo senza poter tornare indietro: una volta raggiunta la vecchiaia, la giovinezza è perduta. Il carattere del tempo è che non si può tornare indietro. Il tempo è irreversibile: per questo l'uomo può guardare alla giovinezza con nostalgia. Possiamo rallegrarci del fatto che il tempo ci ha permesso di diventare più maturi, di correggere i nostri difetti, oppure possiamo piangere la nostra freschezza, il nostro idealismo e la nostra autenticità. Vedremo innanzitutto che se per alcuni la giovinezza è fonte di belle esperienze, ricordi e apprendimento, per altri è fonte di ricordi tristi, rimpianti e rimorsi. Infine, vedremo che la giovinezza e la vecchiaia non sono così opposte e che ci può essere persino una forma di complicità.
Nel Trionfo di Bacco e Arianna vengono esaltati tutti gli elementi caratteristici dell'edonismo: bellezza, giovinezza, grazia e armonia. Il piacere vola via velocemente e bisogna godersi l'oggi, perché "del domani non c'è certezza"; bisogna godersi la giovinezza e le sue leggiadre gioie oggi che si festeggia, senza badare alla tristezza, ed è auspicabile non pensare al futuro, perché il bene e il piacere non sono eterni. Il messaggio principale della poesia è quello di godersi il presente perché il domani è incerto. Bacco e Arianna diventano il simbolo di questo messaggio perché vengono descritti come una coppia sempre felice insieme. L'autore scrive: "Quest'è Bacco e Arianna" (v.5). Questo è l'errore grammaticale che rimarca l'unità di Bacco e Arianna innamorati. Alla fine di ogni strofa, troviamo l'anafora "Chi vuol essere lieto, sia: / di doman non c'è certezza". L'autore, con la continua ripetizione di questa anafora, ci esorta a vivere appieno ogni momento della nostra vita terrena finché siamo giovani e in tempo, perché il futuro rimane incerto e non ne abbiamo conoscenza e quindi non sappiamo cosa ci può riservare. L'invito a essere felici rappresenta la visione tipica del carnevale, un momento in cui ci si dimentica delle sofferenze e delle avversità, abbandonandosi, anche solo per qualche giorno, alla gioia e al divertimento sfrenato. Per riassumere brevemente il Trionfo di Bacco e Arianna, il poema è un vero e proprio inno alla giovinezza.
Nella prima strofa, il poeta si riferisce alla giovane donna con il suo nome, che anagrammato ritorna al termine "salivias" (v. 6). La seconda strofa rappresenta la vita di Silvia, ricordata in primavera, che rimanda alla serenità e alla leggerezza della giovane donna. Lavora al telaio, canta e immagina il futuro con speranza. Ci sono diversi lamenti, apostrofi (v. 1, Silvia, rimembri ancora; v. 29, o Silvia mia!), chiasmi (v. 15-16, Io gli studi leggiadri ... e le sudate carte) Il poeta evoca qui le speranze della giovinezza, che contrastano con le sventure umane. Così come i desideri della giovane donna sono stati frustrati dalla morte prematura prima che potessero essere realizzati, anche quelli del poeta sono stati frustrati dal confronto con la realtà della vita adulta. Vale la pena notare che l'immagine di Silvia è molto sfocata e contrasta nettamente con la scrittura dettagliata di Petrarca.
Come Petrarca che nel Canzoniere si rivolge alle sue poesie "A Laure", Ronsard si rivolge in questa ode "A Cassandra". Ronsard paragona
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