Les étapes de l'immigration
Commentaire d'arrêt : Les étapes de l'immigration. Recherche parmi 300 000+ dissertationsPar chiarasacajawea • 1 Juillet 2013 • Commentaire d'arrêt • 406 Mots (2 Pages) • 811 Vues
Le fasi dell’immigrazione
I numeri dell’immigrazione del 1948-1949 descrivono un fenomeno
migratorio molto importante, che può essere suddiviso in tre fasi :
da Maggio ad Agosto del 1948
dal Settembre 1948 al Marzo 1949
da Aprile 1949 fino alla fine dello stesso anno.
Nel 1948 una consistente ondata migratoria raggiunse Israele, circa 17.000
persone complessivamente in un unico flusso.
Gli immigrati furono destinati in dei primi campi di accoglienza detti
ma'abara (in ebraico: מעברהpl. ma'abarot, ;מעברותda ma'avar, ,מעבר
"transito") , che li ospitavano per brevi periodi .
La maggior parte degli immigrati destinati alle ma’abarot provenivano dai
paesi arabi, queste relazioni di dipendenza assunsero la forma di divisione
della società su basi etniche, sintetizzata nel binomio mizrachim/askenazim.
Le condizioni di vita non erano certamente delle più facili: gli “ospiti”,
sistemati in tende esposte alle intemperie, dovevano condividere i servizi
igienici a loro disposizione, numericamente insufficienti rispetto all'alto
numero di persone.
Mancavano scuole, uffici, asili, qualsiasi tipo di struttura per la formazione.
Tra Settembre e Dicembre 1948, il numero degli immigrati raddoppiò,
raggiungendo quota 70.000 in appena quattro mesi.
All’inizio del ’49, tutte le abitazioni abbandonate dagli arabi erano state
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occupate .
Levy Eshkol, allora capo del Settlement Departement dell’Agenzia Ebraica,
promosse la costruzione di campi di lavoro nei pressi di insediamenti
agricoli esistenti, con l’idea di indirizzare gli immigrati al lavoro agricolo.
Si trattava di una prima versione delle ma’abarah, che sarebbe stata adottata
l’anno successivo come risposta abitativa al crescente numero di immigrati.
A Marzo del 1949 esistevano 23 campi di immigrati, ma già ad Aprile le
condizioni di vita al loro interno erano peggiorate, mentre tende e baracche
venivano aggiunte occupando ogni minimo spazio disponibile.
Alla fine del ’49 circa 90.000 persone risiedevano nei campi.
Già verso la metà degli anni '50 le ma'abarot persero di importanza:
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