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LV2 - ITALIEN Nozione Idea di progresso.

Fiche : LV2 - ITALIEN Nozione Idea di progresso.. Recherche parmi 300 000+ dissertations

Par   •  2 Novembre 2016  •  Fiche  •  705 Mots (3 Pages)  •  4 492 Vues

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IDEA DI PROGRESSO

La nozione di progresso essendo molto complessa, si puo definire come un evoluzione positivà, un passo in avanti nella società, sopratutto nei campi che comppone, come la scienza, la technologia, la politica oppure la medicina. Pero il progresso non concede solo un lato positivo, si vede pure dei aspetti negativi, soppratutto nella disparità al livello sociale.                                                                                         Questo ci permette di chiedersi come il ruolo della donna nella società italiana è evoluto a partire del ventegno fascista ? Prima parlero della condizione femminile nel era fascista, poi parlero del ruolo delle donne nella costituzione italiana e l’inizio della loro emancipazione.

  1. La donna durante il fascismo

        Per prima cosa, la donna italiana ha sofferto tanto durante il 20° secolo, sopratutto durante il ventegno fascista. Inoltre, si puo parlare del film di Ettore Scola “Una giornata particolare” girato nel 77, un film in piena contestazione femminile che mette in scena una donna (Antonietta) nel ruolo di madre altruistica, moglie ubbidiente e casalinga. Questo film rivela la cruda realta della condizione femminile durante il ventegno fascista; Antonietta dovendo far fronte ad un marito sprezzanto e autoritario, occupandosi di 7 figli e di tutti i lavori domestici, mostra la donna fascista come soggetto di ubbidienza e schiavitù.

A quest’epoca, Mussolini adotta una politica anti-femminista, che impone alla donna l’esclusivo ruolo di madre-casalinga e facendo cosi della maternità sostegno della forza nazionalista dello Stato, e oggetto di pubblica esaltazione. Quindi, è stato vietato l’uso di anticoncezionali e il riccorso all’abborto. Questa funzione procreativa femminile ha determinato un progressivo allontanamento della donna della vita pubblica. La donna non aveva tantissimi diritti, poteva essere licenziata se si sposava o se rimaneva incinta, non aveva accesso a tutte le professioni, non aveva pari diritti all’interno della famiglia anche riguardo all’educazione dei figli. La donna durante il ventegno fascista esisteva anche attraverso la resistenza. Tantissime hanno lottato contro il fascismo, partecipando attivamente nella resistenza, 30 000 donne combattente per essere esatta, e 700 sono state uccise e fucilate.

  1. Il ruolo della donna nella costituzione e l’inizio della loro emancipazione

        La Costituzione italiana é entrata in vigore nel 46, rivelando l’inizio della progressiva emancipazione femminile. Oggi, una rivista settimanale italiana, ha pubblicato un articolo su Teresa Mattei, che é passata dalla lotta armata alla politica per costruire un Italia piu libera e giusta. Adesso a 90 anni é l’ultima ancora in vita delle parlamentari ellette il 2 giugno 1946. Quel giorno li, gli italiani in coincidenza del Referendum hanno scelto i 556 deputati che avrebbero approvato la Costituzione. Solo 21 erano donne, 21 madre della Costituzione, in maggioranza sposate e con figli. Teresa, avendo 25 anni all’epoca, era la piu giovane delle parlamentari. La chiamavono Chichi, nome da partigiana, o la ragazzina del parlamento. E una delle uniche donne che hanno potuto fare la Costituzione e lottare contro l’ingiustizia, un eroina della storia Italiana. Miriam Mafai, partigiana italiana anche lei, ha fatto testimonianza della sua vita e delle sue esperienze, ma sembra sempre insistere sul fatto che “non c’era nessuna forma di uguaglianza”.

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