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Mi piacerebbe presentare la nozione “miti e eroi”.

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Par   •  24 Avril 2016  •  Fiche de lecture  •  976 Mots (4 Pages)  •  2 787 Vues

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MITI E EROI

Mi piacerebbe presentare la nozione “miti e eroi”.

Un mito è un racconto favoloso che ci parla di dei, di eroi e di avvenimenti eccezionali. Ed é un racconto, che tramandatosi nel tempo, sopravvive nella mente degli uomini e dei popoli. Un eroe invece é un individuo dotato di grande talento e straordinario coraggio, che sa scegliere il bene al posto del male, che sacrifica se stesso per salvare gli altri, ma sopratutto che agisce quando ha tutto da perdere  e nulla da guadagnare.

- Per illustrare questa nozione presenterò in un primo momento alcuni miti dell'antichità Greca che hanno ispirato la letteratura italiana per esempio il mito omerico di Ulisse e il mito del minotauro.

- E in un secondo momento presenterò un antico eroe italiano Giuseppe Garibaldi considerato come l' “EROE DEI DUE MONDI”.

Quindi ci possiamo chiedere in che modo gli eroi e i miti influenzano (le persone?) un paese come l'Italia?

I)

Per cominciare molti miti antichi hanno influenzato l'Italia, come per esempio il mito di Ulisse. Ulisse è un eroe greco protagonista dell'Odissea di Omero. Egli é un personaggio conosciuto soprattutto per la sua astuzia, la sua intelligenza e la sua sete di conoscenza. Queste caratteristiche sono quelle che lo portano a compiere l’interminabile viaggio prima del suo ritorno a casa dalla sua amata Penelope e da suo figlio Telemaco. Ulisse mette in campo la sua astuzia e la sua intelligenza, soprattutto nelle situazioni difficili, quando è costretto a lottare per la sua vita o quella dei suoi compagni, un esempio molto evidente è quello del Ciclope. Una volta arrivato da Polifemo ed essere stato rinchiuso insieme ai compagni nella grotta del Ciclope, Ulisse attua un piano per fuggire: ordina ai compagni di sgrossare e levigare un grosso tronco trovato nella grotta, rendendone aguzza un'estremità, da utilizzare per accecare il gigante dopo averlo fatto ubriacare e nel frattempo l’eroe fa credere al Ciclope di chiamarsi Nessuno di modo che se per caso Polifemo dovesse chiamare aiuto, gli altri ciclopi penserebbero che nessuno gli sta facendo del male e non si preoccuperebbero.

- Questo eroe ha ispirato molti scrittori italiani come Italo calvino che ha ripreso la vicenda del ciclope in una sua fiaba intitolata “Occhio in fronte”. Questa fiaba narra di due frati che vengono imprigonati in una caverna da un gigantesco ciclope. E possiamo notare che uno dei frati, utilizza la stessa strategia usata dal ciclope ovvero lo acceca con uno spiedo come ha fatto Ulisse con un tronco. Secondo Calvino, la storia di Polifemo si è conservata nei suoi elementi mitici nelle zone di pastori e nelle montagne. Lo si può spiegare dal fatto che la fiaba é ambientata in Abruzzo. E proprio la leggenda di Polifemo é sopravissuta, in forme diverse in fiabe e racconti fino a dopo il Medioevo. In effetti il "vero" Polifemo abitava in una grotta della Sicilia e si nutriva di carne umana. Quindi l'eroe Ulisse ispira ancora oggi molte persone perché dimostra che l'astuzia vince la forza bruta.

-Ma questo eroe viaggiatore ha anche ispirato alcuni poeti come Umberto Saba che nella sua poesia intitolata “Ulisse” si confronta con Ulisse facendo un paragone tra la sua vita e il viaggio. Anche questo poeta ha conosciuto delusioni e drammi, tuttavia non si é fatto prendere dalla disperazione ma ha scelto, pur con fatica, di continuare il viaggio fino ai confini del mondo, cioé fino ad abbracciare la vita tutta intera. Quindi in questa poesia si può notare il desiderio di Saba di fare nuove scoperte e avvenuture anche in un éta matura. La poesia diventa un’unica grande metafora che, attraverso la figura dell’eroe mitico, concretizza in poche righe la vita triste e malinconica di Saba.   (il poeta riporta agli occhi del lettore la difficoltà del viaggio e la bellezza del tempo che svela ostacoli insurmontabili, la lettura affannosa da una una certa sensazione di scoperta. porta in risalto la difficoltà nel raggiungere una serenità, dando, ad esempio, un proprio giudizio netto sull’amore).

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